Martina Colombari, la gente non conosce la differenza tra critica e insulto

Martina Colombari

Martina Colombari ha pubblicato uno scatto, su Instagram, in cui mostra un fisico atletico e ben curato. Il fisico sano di una persona che fa sport e si prende cura di sé.

Inutile dire che è stata ricoperta di critiche e insulti, da “Sembri un uomo” a “Ti preferivo quando hai vinto Miss Italia“, da “Mangia che stai per sparire” a “Sei troppo magra“. Su tutti, però, la mia attenzione è ricaduta su quello di tale Corsano Vincenzo, che ha scritto “Ti serve solo il pene e poi sei un uomo a tutti gli effetti“.

Di cose da dire ce ne sarebbero tante, vediamo di riassumerle tutte.

Primo punto (ovvio, a mio avviso, ma da ribadire ogni volta): se incontraste la Colombari per strada, vi sognereste mai di dirle “Ti manca il pene e poi sei un uomo a tutti gli effetti”? No, dunque non dovreste farlo nemmeno sui social.

Seconda punto: la storia che “Se pubblici una cosa, devi accettare le critiche” è una follia inventata dalla gente frustrata, che passa le giornate a vomitare la propria infelicità sui social. No, non è affatto vero che, se pubblichi una cosa, devi accettare le critiche, anzi. Non si può e non si deve in alcun modo giustificare la maleducazione, l’aggressività, la violenza di chi è colpevole attribuendo la colpa alla vittima. Sarebbe come dire «Non è colpa mia che ti insulto, è colpa tua che mi concedi l’occasione di farlo», è sbagliato a prescindere e su questo non dovremmo nemmeno stare a discutere.

Terzo punto: la critica è “l’attività del pensiero impegnata nell’interpretazione e nella valutazione del fatto“, dunque “Troia”, “Muori”, “Sembri un maschio”, “Mi fai schifo”, “Ti manca il pene e poi sei un uomo” non sono critiche, ma insulti.

Insulti a Martina Colombari su Instagram
Quarto punto: lo so, oggigiorno, per provare empatia, solidarietà o semplicemente rispetto verso una donna, sembra che sia necessario che la donna in questione sia bruttina, sciatta, grassottella, “una di noi“, insomma, una alla portata di tutti. Se si allontana dal vostro concetto di normalità, diventa subito un bersaglio da colpire. Se la Colombari fosse stata in carne e avesse scritto “Cerco di perdere i miei chili di troppo”, le avreste risposto “Sei bellissima così“, “Donna meravigliosa“, “Meglio le curve che un fisico tutto ossa“. Ma siccome è una quarantenne in perfetta forma, allora è da criticare. O insultare, ché non è la stessa cosa.

Quinto punto: è molto grave il fatto che non sappiate distinguere un magro sano da uno i sano, è pericoloso che parliate a cuor leggero di anoressia, bulimia, eccessiva magrezza senza sapere esattamente cosa stiate dicendo. È fastidioso che risolviate tutto con “Mangia di più“, senza sapere nulla della persona che avete di fronte.

Sesto punto: una persona che fa attività fisica in maniera costante deve per forza avere un’alimentazione sana e corretta, altrimenti non potrebbe sopportare un tale allenamento. Dunque, piuttosto che criticare l’alimentazione di una persona di cui non sapete assolutamente niente, pensate alla vostra e smettere di credere che il grasso sia per forza salute.

Ultimo punto: se siete infelici, se la vostra vita non vi soddisfa, se la rabbia non vi abbandona, fatevi aiutare. Sono serio. Andate in analisi, esistono ottimi psicologi che possono darvi una mano, persone preparate, competenti, che sapranno aiutarvi. Ma, vi prego, abbandonate il web.

Fatelo per voi.Per i vostri figli. Siate un buon esempio almeno per loro.

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