Keanu Reeves e la fidanzata “brutta”: comunque commenti, sbagli sempre

Keanu Reeves e Alexandra Grant

La storia di Keanu Reeves e della sua nuova fidanzata, considerata brutta e non alla sua altezza, è imbarazzante, rivela tutta la pochezza di una società ipocrita e buonista, apparentemente decisa a condannare i canoni di perfezione che ci impongono di essere qualcosa che non siamo, ma poi pronta a giudicare una che non insegue alcun ideale di perfezione, ma che, anzi, propone un modello di bellezza diverso e non omologato.

Io, comunque, non temo quelli che scrivono “È brutta“, “Lui è bello e lei è una cessa“, “Meritava una donna alla sua altezza“. Si tratta di persone piccole, prive di argomenti, convinte che un attore sexy debba stare con una donna sexy (ma sarebbero stati i primi a condannarlo se avesse scelto una ragazza avvenente, accusandolo di essere un cinquantenne superficiale, interessato solo all’aspetto fisico). Quelli che mi preoccupano davvero, invece, sono quelli che dicono “Bravo, finalmente uno che sceglie una donna normale, non per il suo aspetto ma per la sua intelligenza“.

Anche questa è discriminazione, sebbene non lo sembri. Una donna non avvenente è automaticamente intelligente? Una donna con il seno naturale è automaticamente intelligente? Una donna con i capelli grigi e non colorati è automaticamente intelligente? Questo tipo di ragionamento, oltre che senza fondamento e fuorviante, non è meno discriminatorio di quello di chi la etichetta come brutta e, conseguentemente, non all’altezza di Reeves.

È triste che, nel 2019, una donna naturale (non particolarmente bella, curata e piacente) sia considerata normale e una bella, avvenente e magari anche rifatta venga marchiata automaticamente come non intelligente. È triste che, nel 2019, una donna provi empatia verso un’altra donna solo se le somiglia, se si riconosce nei suoi difetti, nelle sue imperfezioni, in una concetto di normalità che è limitante, esattamente come lo sono i canoni di perfezione che tanto rifuggiamo.

La verità, purtroppo, è che molte donne provano empatia e sono solidali verso altre donne solo se sono più brutte. Si vestono da paladine, ma sono solo superficiali, pronte a giudicare, offendere, mortificare tutto ciò che non è alla loro portata.

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